AI ACT, ok unanime del consiglio UE: a che punto siamo?
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Tutti d’accordo sull’AI Act (Artificial Intelligence Act): la primissima normativa al mondo che si pregia di regolare l’Intelligenza artificiale in modo ampio ed orizzontale!
L’Europa, dunque, si pone come pioniera nel legiferare sull’intelligenza artificiale introducendo una serie di punti cardine e regole operative orientate al bilanciamento tra i pericoli che questa nuova tecnologia porterà con sé e l’esigenza fondamentale di incoraggiare l’innovazione nel territorio europeo.
Lo scopo principale del Regolamento, infatti, è quello di proteggere i diritti fondamentali in base ai princípi della Carta europea e i suoi Valori sottesi, adottando regole chiare, semplici ed efficaci volte, ad esempio, a smascherare le sempre più frequenti manipolazioni e i deep fake.
Un approccio, anche e soprattutto dal punto di vista sanzionatorio, modulato sul rischio (più questo è elevato, più sono severe le sanzioni) e determinato al raggiungimento dei più alti standard di sicurezza.
Un passo decisivo, quindi, per un iter lungo e complesso in cui l’Italia ha assunto un ruolo fondamentale nel riuscire a contemperare le diverse posizioni divergenti emerse tra Paesi come la Francia e la Germania.
Lo scorso dicembre era stato raggiunto l’accordo politico, ora confermato all’unanimità dal Consiglio europeo, che ricordiamo essere composto dal suo Presidente, dal Presidente della Commissione europea e dai capi di Stato o di governo dei 27 Stati membri dell'UE.
Alla norma, che si inserisce come tassello fondamentale nella strategia digitale europea, mancano solo pochi scontati passaggi: il voto finale è previsto per il 24 aprile 2024 e la sua applicazione definitiva per il 2026.
di Data Protection Team
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